Un corpo per Deeta

Da diversi giorni per le vie di New Godbless si aggirava una strana figura. Strana perchè era molto attraente ed i suoi lineamenti ricordavano molto quelli di altri eroi del passato se non fosse per quelle corna sulla fronte . Nessuno conosceva quella figura, l'unica cosa chiara era che era sovrumana ma non per questo veniva evitato da tutti. Ormai gli umani non si sorprendevano più di nulla; aevvano visto la distruzione di città, angeli, demoni, maghi e stregoni, eserciti e uominibestia,... non era certo un ragazzo giovane ed incappucciato a sorprenderli. L'unica cosa certa è che non era un semplice mercante perchè non aveva una bancarella e soprattutto non aveva molta mercanzia da vendere.
Non parlava molto con la gente ma a domanda dava sempre risposta, ma tutto questo aveva poca importanza quando sei seduto alla taverna ed il caos regna sovrano.

Reina entrò come di consueto a farsi il primo boccale della mattina ma oggi aveva uno sguardo sereno e quasi felice. Forse aveva delle buone notizie, forse era semplicemente allegro. La risposta si ebbe presto.
"Oggi si parte. Questa città è ormai troppo piccola e non voglio più restare qui a girarmi i pollici. L'esercito chiama, Reina risponde." disse senza troppa segretezza alla ostessa.
Ovviamente con lui c'era anche Luwen che l'avrebbe seguito sicuramente ma quella mattina la sua attenzione fu colta più da quela ragazzo che dal suo compagno di viaggio/cotta. Si avvicinò a quel rosso cornuto chiedendogli se era lui il nuovo arrivato in città e come mai era giunto fin qui.

Il nuovo arrivato non gli disse nulla e a stento la guardò. Così ella provò a ripetere le domande usando termini differenti aspettandosi risposta.

Reina si scolò quindi il primo boccale e poi voltandosi verso il resto del locale li guardò tutti negli occhi e con solo questo gesto attirò la loro attenzione. Il locale si ammutolì, tutti erano fermi ad aspettare una sua parola.
Reina non disse nulla subito poi volle farlo ma si trattenne. Fece un semplice gesto e tutti lo ricambiarono tornando al caos tipico di quella costruzione.
"Infondo un po mi dispiace ma la vita continua e la guerra non si vince da sola" disse tra se e se mentre si godeva gli ultimi istanti in quella sua seconda casa.

"Ma quale lvoro... oggi è vacanza! I tuoi impegni puoi benissimo farli sbrigare ai tuoi sudditi o a quella adorabile bambina che hai adottato. Oggio io resto qua a bere e dopo pranzo parto..."
Reina vide Misa guardarlo quasi infuriata ma allo stesso tempo sorpresa dalle sue parole
"Ah bhe, vero. Non ti avevo detto nulla. Bhe io e Luwen torniamo al fronte a combattere contro i nostri nemici alati. Hai sentito che è tornato lo stregone? Si dice che abbia distrutto un visconte degli inferi e un serafino che si era intromesso. Questo significa che ci sono 2 nemici in meno e soprattuto che egli è dalla nostra parte. Ora si è diretto verso un antico tempio elfico ma non si hanno notizie da alcuni mesi, quindi tocca a noi difendere le nostre terre."
il discorso proseguì parecchio rivelando una grossa ammirazione verso Dark e soprattuto una grossa devozione alla causa.

La ragazzina comparve sulla soglia e si fermò osservando il gruppetto che discuteva animatamente.
Lei solitamente veniva ripresa dalla donna al bancone quando entrava, per questo rimase ferma ad osservarli con un'espressione torva.
Poi il gattaccio mannaro si sfregò contro la sua gamba e si lasciò sfuggire un urlo che fece voltare la strega e compagnia.

Reina ignorò la cosa proseguendo nel suo discorso mentre invece gli altri si voltarono tutti.
Luwen non ricevette ancora risposta e quindi un po rattristita se ne andò via raggiungendo i suoi amici.

Vedendo Deeta avvicinarsi ed urlare subito ebbe per lei un sorriso e la invitò a raggiungerli.

Si sedette sull'alto sgabello e lanciò un'occhiataccia alla barista mentre Misa continuava il suo soliloquio agitando l'indice con fare saccente.
Il gattaccio si appisolò davanti a lei mentre osservava l'espressione perplessa del soldato.

Si udì un rumore di catene, mentre infine l'essere dalle corna appuntite si voltò sullo sgabello, osservando il gruppetto e fissando poi lo sguardo sul ragazzo che gli aveva parlato.
"Parlavi con me?" mormorò "Sai è molto che viaggio da solo e non sono molto abituato ai luoghi affollati." socchiuse gli occhi "Stavo ascoltando il brusio di molte voci." Si alzò e ancora si udì sferragliare di catene "Siete nella resistenza?" chiese direttamente al ragazzo

".. e così è, non cambio idea." concluse Reina.
Dette queste ultime parole sorseggiò il bicchiere ormai vuoto e poi rivolse un sorriso a Deeta.
"Oh ma ci sei anche tu, la piccola Deeta,... ma non dovresti essere a scuola?" gli domandò ingenuamente l'umano. Non accorgendosi della gaf egli rimase in attesa di risposta mentre le sue due amiche subito lo redarguirono per le inappropriate parole senza dare il tempo alla bambina di rispondere.
Si accese così una discussione che coinvolse anche il resto dei clienti per poi arrivare quasi sull'orlo di una rissa. i toni si alzarono molto ma fortunatamente l'arrivo del generale Brusk con alcuni soldati placò la cosa.
"Vi sembra il caso signori!" urlò ancora da fuori il generale "una taverna ammette un po di chiasso ma non così! Vi si sente da oltre la torre di Vans, volete che veniamo invasi da tutti i divini della regione?!" allora calò il tono perchè tutti si si erano ammutoliti. "Ora, tornate a oziare o a bere ma NON ammetto altre caciare o sarò costretto a chiudere per sicurezza cittadina."

Silenzio. Nessuno fece rumore, nemmeno a deglutire o a spostare lo sgabello, tutto si fece calmo e silenzioso. Il generale fece un cenno e Reina e Luwen uscirono per raggiungerlo.

Osservò la scena senza proferire parola, poi quando il ragazzo e l'elfa uscirono, mosse un paio di passi verso l'uscio, avvicinandosi allo strano gruppetto composto dalla ragazza, la bambina, il gatto e il leprecauno...
ad ogni passo si accompagnava rumore di catene
"Chissà se quel Dark di cui parlava con tanto trasporto non si alo stesso stregone che conosceva il vecchio." sorrise mostrando i denti poi guardò le due femmine umane
"Credo di essermi perso molti eventi, per una ragione o per l'altra." disse guardandole "Il vostro amico sembra sapere molto e forse anche voi potreste raccontarmi qualcosa di questo Dark" sorrise

Il generale parlò loro di alcune questioni cittadine e per augurare loro buona partenza. Non dissero nememno a lui dove erano diretti ma non era la prima volta che tenevano un segreto.
"Tra qualche minuti vi raggiungo in caserma" disse a conclusione Reina "Ricordatevi che non me ne andrò a mani vuote..."

Non ottenendo risposta dalla donna e dalla ragazzina l'uomo incappucciato, si mosse verso l'esterno della taverna, accompagnato dallo sferragliare di catene ed, atteso che il generale e le sue guardie si furono allontanate si rivolse al ragazzo. "Il mio nome è Karabas Vourinen." mormorò allungando la mano aperta al cui polso, chiusa da un ceppo pendeva una lunga e spessa catena, che strisciava a terra, mentre gli anelli tintinnavano lamentosamente

Deeta osservava curiosa la scena, senza proferir parole.
A differenza di quel che sembrava non era una bambina.
La strega alle sue spalle, anche lei, sembrava assorta in pensieri lontani.

"Salve Karabas. Io sono Reina. Vedo che non ve la passate bene..." dicendo questo osservò le catene rumoreggianti e nel mentre la stessa Luwen si volle introdurre nel discorso visto che prima non gli era stato possibile.
"Io Luwen ma credo che lo sappiate già vista la conversazione non avvenuta prima."

I due avventurieri erano sospettosi nei suoi confronti ma non si intimidirono a vedere quelle catene. Non che fosse normale vedere una persona come lui in giro e soprattutto incatenato, ma ormai tutto poteva succedere.