Un corpo per Deeta

Karabas annui. Dopotutto era merito suo se stava lentamente sconfiggendo le sue paure e questo girovagare per le botteghe gli dava un senso di felicità.
Bevvero ancora ma senza esagerare ed infine si chiusero nelle loro stanze. Karabas aveva una stanza singola, molto piccola ma con lo spazio sufficente per un letto ed un appoggio per i bagali. Le due femmine invece riposavano in una stanza doppia ma con i letti separati. La loro stanza era forse troppo grande per sole due persone ma visto che era una di loro che ci metteva i soldi, almeno che lei riposasse senza problemi. La notte proseguì serena e in dolci sogni.

Misa sognò un nuovo inizio; vide il suo negozio riprendere vita ed il commercio rifiorire grazie alla vittoria della guerra. Non amava la battaglia se non necessaria e quindi la pace era nei suoi desideri. Vide tutti i suoi amici e conoscenti, rivide Godbless rinascere ed espandersi per tornare la vecchia cittadina di un tempo. Mentre stava stranamente complimentandosi con i suoi due dipendenti spostò le braccia e colpì un soprammobile che cadde a terra svegliandola. Inprecò sull'oggetto e poi guardò Deeta che riposava ma avvertiva anche qualcosa di magico nei paraggi, qualcosa di sbagliato ed insolito in quella stanza. Sospettosa guardò attentamente ma non trovò nulla così si rimise sotto le coperte e guardò difronte a se osservando Deea adolescente riposare ma li capì cosa non andava.
Forse prima era un po addormentata, ma la copia fatta da Deeta era molto approssimativa e quindi ad un occhio più sveglio era evidentemente un trucco. Parte di se intuì subito che era scappata da quel moccioso ma non aveva molta voglia di inseguirla, così chiuse gli occhi ed il vetro della finestra si ruppe.

Misa guardò fuori e vide la buia città dinnanzi a lei. Fece un passo indietro come ad ignorare la cosa e per lanciare un incantesimo di riparazione ma già una volta la sua vista l'aveva tradita, quindi gli venne un sospetto. Ovvio era notte ma non ricordava così poca, anzi assenza compelta di luce. Ed infatti non vide alcuna luce, ne nelle finestre vicine ne per strada, nessuna luce, nessuna luna, buio completo come se dinnanzi alla finestra ci fosse un muro oscuro. Allungò il braccio per toccare con mano ma ella si allungò nel nulla. Non vi era nessun trucco magico, nessun trucchetto, nessun dubbio, erano sommersi nel buio.
Corse quindi nella stanza di Karabas per svegliarlo
"Apri! AVvventuriero apri la porta!"
Le sue urla aumentarono di intensità e svegliarono tutto il piano e forse l'intero edificio e limitrofi.

- Ma insomma Misa!!! - strillò Deeta comparendo alle sue spalle - IO e fustacchione stavamo giocando a nascondino, perchè fai tutto questo casino?
La strega la osservò perplessa. Deeta indossava una lunga cappa nera e aveva il viso sporco di caligine, quasi si fosse infilata dentro il camino.
- Mi ero anche nascosta così bene!!!

Karabas ci mise molto ma alla fine aprì la porta non trovando però più nessuno se non un po di persone con la faccia assonnata e interrogativa su chi stesse urlando a quell'ora.
"Eppure mi sembrava fosse Misa quella che urlava... Me lo sarò sognato" e poi chiuse la porta tornando a letto.

Le due rientrarono in stanzaed ed ebbero un battibecco sulla questione. Deeta era divenuta troppo libertina e Misa non riusciva più a tenerla e si preoccupava molto. Per evitare una seconda fuga decise di sigillare la porta e rinchiudere l'amica in un area di isolamento. Un po eccessive come misure di precauzione ma sicuramente funzionanti per una maga ancora inesperta come Deeta.
Le due si rimisero a dormire fino a che altre urla non interruppero il loro sonno.

- Ma insomma come pensate che io riesca a riposare se fate tutto questo trambusto? - urlò balkzando seduta al centro del letto - Per mantenermi bella e giovane devo dormire le mie 7 ore filate di buon sonno!
Deeta socchiuse gli occhi trattenendo le parole tra i denti.
Misa balzò in piedi, infilò gli stivali e si gettò sulle spalle il mantello, sborbottando furiosa.
Sciolse l'incantesimo contenitivo e aprì la porta continuando a lamentarsi.
Quanto a Deeta, che era più dormigliona, si tirò le coperte sopra la testa e tornò a dormire, tanto era sfinita.

Quello che Misa vide non era uno spettacolo per bambini.
Il corridoio era arricchito da persone stese, macchie rosse ed un forte odore di sangue e paura. Alcune figure dai vestiti strappati correvano dietro ai clienti che erano scappati e raggiunti li trafiggevano o gli creavano grossi traumi tramite fratture o impatti. Quella visione gli ricordò quel corridoio sotterraneo quando con Reina incontrarono il demone e la sua controparte elfica [Missione: Per un pugno di mosche] e la cosa non gli piacce ovviamente.
"Deeta stai li in camera!" gli ordinò la maga mentre guardava qua e la per cercare notizie di Karabas.
Deta rimase ancora un poco sul letto per riprendersi quando alle loro spalle dal buio della finestra apparve un piccolo essere alato ricoperto di muschio e cenere. Egli sfondò la finestra e brandendo un pugnale guardò le due donne indeciso sulla prima vittima.

Decise di attaccare prima la piccola perchè sembrava più indifesa e quindi volse lo sgaurdo verso di lei e poi si mosse. Deeta urlò e poi cercò di formulare un incantesimo per contrattaccare o difendersi. Misa si voltò verso l'amica sentendola urlare e sentendo il rumore del vetro infrangersi. Non fece in tempo a reagire che egli era già diretto all'attacco.

L'incantesimo non andò fu ultimato e quindi l'essere alato giunse a contatto con Deeta che fortunatamente per lei cadde dal letto ed evitò l'attacco del mostro.

Misa si scagliò verso il nemico brandendo quel pugnale che diverse volte le aveva salvato la vita. Ci fu un breve scambio di colpi tra i due ma l'abilità dell'essere alato era molto superiore di quello della maga e quindi dovette presto cercare un altra soluzione.
Karabas nella sua stanza aprì appena appena gli occhi e solo allora si accorse del rumore che lo circondava. Si guardò attorno e dopo un po prese coscenza completa della crisi sopraggiunta così prese in fretta i suoi vestiti ed il suo armamentario ed uscì in corridoio.

Corse verso la stanza delle due ragazze e le trovò a duellare con questo essere alato. In direzione della loro stanza vide cadaveri di altri clienti smacellati o stesi a terra coperti di sangue. Karabas passò lentamente tra loro attendendo da un momento all'altro un attacco a sorpresa che però non arrivò. Dal piano inferiore urla e grossi tonfi seguiti da urletti.
Karabas decise di aiutare le amiche e si prepò all'assalto.

Il demonietto (se così possiamo definirlo) affondò un colpo piu preciso che comunque prese di sprovvista i tre che erano molto in bambola per gli eventi e la situazione.

Il colpo sembrava rivolto verso Misa ma era invece sul nuovo arrivato che fu colpito al braccio e subito ne seguirono altri che furono a fatica respinti dall'essere in catene che evidentemente era ancora addormentato.
Deeta nel mentre si era rimessa in piedi e posizionandosi dietro a misa presero alle spalle l'avversario con la magia.